venerdì 8 maggio 2009

Manifesto politico

Il Partito Democratico ha rappresentato, nel suo evolversi, la crescita di una visione sistemica indispensabile per rispondere in modo efficace alle questioni improrogabili che l’attuale quadro politico e sociale impone di affrontare.
Il cammino non è stato immediato nella sua definizione, né scontato nella sua costituzione, ma il ricorso alle Primarie ha consentito di allargare la platea dei partecipanti e ha posto le fondamenta per la costruzione di una casa in cui storie diverse si intrecciano per creare una larga costituente di idee e di valori, con la determinazione di essere e di avere un futuro.
Sono scese in campo persone che hanno messo in gioco se stesse e hanno offerto un patrimonio inestimabile di risorse intellettuali ed emotive nuove, di vera avanguardia.
Questo patrimonio di idee e di persone “in carne ed ossa” deve divenire il trampolino di lancio su cui fondare, anche nel nostro territorio, un partito forte, plurale e radicato, una nuova espressione politica fondata sull’etica della responsabilità, sul rigore morale, che affida alla passione della gente il destino della politica.
Il Partito Democratico di Menfi rispetta l’impegno quotidiano di quanti, giorno per giorno, nei luoghi di lavoro, nel volontariato, nella società dedicano una parte del loro tempo e le migliori energie per contribuire al progresso economico e sociale di questo territorio.
Ritiene, inoltre, che non si possa ridurre il ruolo delle Istituzioni ad una semplicistica somma di sprechi e privilegi, perché, anche nella nostra comunità, hanno brillato esempi di amministratori locali in grado di spendere le loro migliori capacità per rispondere in modo efficace e puntuale alle attese dei cittadini e proiettare il nostro paese verso traguardi di sviluppo e di crescita ambiziosi.
Rafforzare queste componenti significa creare le condizioni per rilanciare l’azione di governo nella nostra città, renderla più rapida, più efficace, più comprensibile, smorzare quell’umore antipolitico, intriso di inquietudini e paure che corrono anche sotto la pelle della nostra società menfitana.
La rivitalizzazione del pensare “politico”, la nascita di una nuova e rinnovata cultura politica è possibile solo a partire dalla città e dal suo territorio.
Il Comune, in questo quadro, ha un ruolo decisivo non solo perché il processo di terziarizzazione del paese richiede un più stretto collegamento tra utenti e pubblici servizi, ma soprattutto perché il cittadino non può crescere nel rispetto, nel dialogo e nella fiducia verso le istituzioni se il volto dello Stato gli appare distante, un’altra cosa dal suo vissuto, proprio a partire dall’ente locale che è il primo volto nel quale il cittadino vede lo Stato.

Alla luce di queste premesse possiamo delineare le linee guida del partito che vogliamo, indicatori ben scelti ed inequivocabili.
Un Partito che:
Attivi moderne ed inedite forme di partecipazione e di formazione politica;
Parta dai contenuti per un vera e sostanziale riforma dell’agire politico;
Garantisca l’apertura al confronto per determinare un’equa sintesi fra piattaforme politiche e programmatiche;
Rafforzi la volontà di accogliere piuttosto che quella di difendere per fare proprie le esigenze e le richieste della società e trasformarle in obiettivi concreti da perseguire con metodi e forme che scaturiscono da una linea programmatica comune, portata avanti in maniera coesa e coerente nelle istituzioni;
Superi caratteri di verticismo e di composizione fra gruppi dirigenti;
Selezioni i suoi candidati con le primarie;
Favorisca il ricambio delle classi dirigenti;
Elegga i suoi dirigenti con voto diretto e segreto;
Stabilisca termini di mandato negli incarichi;
Si apra ai saperi della società e valorizzi il merito, la professionalità, la competenza.
Si organizzi con strutture aperte in cui la voce di forze nuove, antiche saggezze, modelli conosciuti di funzionamento e la ragionevolezza facciano da padroni in un cantiere che restituisca fiducia alle tante persone che hanno dovuto seppellire la loro passione civile a causa del mero pragmatismo che ha caratterizzato la vita politica degli ultimi anni e l’ha imprigionata in una rigida logica di marketing e leadership.
Questo progetto chiama in causa valori, speranze, programmi, donne e uomini, che credono che la politica ha bisogno di parole forti capaci di aggregare, di fatti concreti in grado di fornire soluzioni adeguate, di riferimenti quali la solidarietà e la fiducia che consentono di fissare lo sguardo verso orizzonti lontani e nuove mete da esplorare.